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ATINA


Atina fa parte della Valle di Comino e ne costituisce la costante di maggiore identità: infatti l’aspetto fisico ben definito, l’affinità dei dialetti e delle tradizioni, l’assetto territoriale hanno contribuito ad una relativa autonomia del territorio.

Secondo la leggenda Atina, Arpino, Alatri, Aquino ed Anagni vantano origini remote in quanto fondate da Saturno. Il primitivo stemma della città raffigurava un vecchio barbuto a cavallo (Saturno) che con la mano destra impugna una falce e con la sinistra stringe alcune spighe di grano. Attualmente presenta alcune colonne doriche, sormontate da una corona regale con intorno le scritte “Atina Civitas Saturni Latio”.
La verità storica ci viene testimoniata dalle fonti: Virgilio Marone, nell’Eneide, pone Atina al primo posto tra le Cinque città che foggiarono le armi per Turno, Re dei Rutuli contro Enea; quindi fece parte della Lega Latina. In seguito fu occupata dai Sanniti e rimase in loro possesso per circa mezzo secolo fino alla terza guerra sannitica (293 a. C.) coinvolta nelle alterne vicende belliche.

Conquistata dai Romani fu prefettura fiorentissima ed, in seguito, ebbe gli onori della municipalità.

Il patrimonio epigrafico, tra i maggiori del Lazio Meridionale, conservato nel Museo locale, conferma la ricchezza del territorio che abbondava di ville e monumenti specialmente nel periodo repubblicano.



CINTA MURARIA

Le fortificazioni in opera poligonali, tipiche delle regioni dell’Italia Centrale sono costituite da  grossi blocchi di pietra connessi a secco gli uni agli altri.

Ne esistono di svariate dimensioni, che vanno dalle poche centinaia di metri per lo più dedicate al controllo del territorio, fino ad alcuni chilometri, come nel caso di atina dove il doppio circuito, che misura circa 8000 metri e racchiude circa 110 ettari di superficie, era in grado di ospitare in caso di pericolo l’intera comunità che solitamente viveva nel territorio.


POSTERULA

Nei pressi della centrale piazza Garibaldi vi è una “Posterula” (Porta secondaria) che permetteva l’ingresso nell’antica città, larga m. 1,30 ed alta m. 2,25.


MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO (museo.atina@virgilio.it)

Il museo Comunale di Atina, ospitato in un edificio di stile classico al centro del paese, conserva numerosi reperti recuperati oltre che in Atina, nei comuni della Valle di Comino, in particolare nella località OMINI MORTI a San Biagio Saracinisco, ed in località PESCAROLA, nel comune di Casalvieri. Si possono ammirare ceramiche di impasto di vario tipo, anforette tipo “Alfedena”, olle di varia grandezza, oinochoe in argilla depurata e bucchero che documentano la penetrazione commerciale degli Etruschi in queste zone. Di particolare interesse sono le fibule di varia grandezza e spessore, sia in ferro che in bronzo, oppure le numerose punte di lancia che testimoniano lo spirito combattivo dei Sanniti.

Di notevole importanza la “mostra” didattica permanente che mette in evidenza le tecniche di combattimento e gli armamenti degli eserciti Romani e Sanniti.


CHIESA E CONVENTO DI SAN FRANCESCO

Il fabbricato si caratterizza per il possente porticato, con quattro archi a sesto ribassato che precedono la facciata della chiesa, edificato nella prima metà del XVII secolo, perse le sue funzioni originali con l’unità d’Italia, nel 1865 divenne proprietà del comune. All’interno della chiesa sono visibili alcuni affreschi: degno di interesse è un dipinto raffigurante la “Morte di San Francesco” risalente alla prima metà del XVII secolo.


CHIESA DI SANTA CROCE

Costruita agli inizi del 1700 per volontà del g.mo Salvatore Tutinelli sulla sommità del colle Monte Santa Croce, presenta altari con affreschi dedicati alla Madonna Del Carmine e all’Angelo Custode. La sua pianta è forma ottagonale.





PARCO GIARDINO

Il territorio di Atina si trova a sud della Valle di Comino, si estende a nord spettatrice dela sua valle, a sud, da Capo di Chino estende il suo sguardo a quella del rapido e del Gari. La pianura è piuttosto attraente in quanto vi si elevano qua e là ridenti e verdeggianti colline.

Al centro di una chiostra di coli si innalza il Colle Santo Stefano con un amena vegetazione, più in basso il colle più importante su cui sorge il storico (Monte Massico) e ancora più in basso il colle Santa Croce caratteristica contrada medievale. In pianura, in località Ponte Melfa, vi è il nuovo centro di Atina Inferiore. I monti e le colline di Atina sono per lo più coperte da pascoli e da boschi, il clima è fresco anche d’estate, il bosco è costituito dalle caratteristiche piante dei paesi mediterranei come i carpine, il castagno, il faggio ed il leccio, le latifoglie prevalgonosulle conifere. Verde lussureggiante è la collina di Santo Stefano che sovrasta il centro storico, vera riserva di ossigeno e meta di turisti.


BIBLIOTECA COMUNALE (biblioteca.atina@virgilio.it)

Situata nello stesso edificio che ospita il Museo Civico Archeologico, possiede al 31 dicembre 2002 un patrimonio librario di 14157 volumi.

Di questi 2000 volumi fanno parte del fondo di storia locale e 1500 della sezione dedicata ai ragazzi.

Aderente all’ABI (Associazione Bibliotecaria Intercomunale) “Valle dei Santi”, Polo Università “La Sapienza di Roma-RMS”.


PALAZZO DUCALE

Realizzato dai Duchi di Cantelmo dopo il terremoto del 1349 è considerato la rocca Atinate per eccellenza. I dettagli architettonici mettono in evidenza il suo caratteristico stile Gotico.

La facciata è impreziosita da tre eleganti bifore e dal grande portale a sesto acuto, sormontato da un bassorilievo romano. Dopo il cortile interno si sale al piano nobile per ammirare nel salone principale lo splendido mosaico a tessere bianche e nere databile al II secolo a.C. Di particolare bellezza una cappella intitolata a Sant’Onofrio Confessore.


AFFRESCHI

Dall’area cimiteriale di Atina provengono tre bellissimi affreschi conservati nel locale Museo Civico. Il primo faceva parte di una lunetta ogivale e rappresenta la Madonna con il bambino e San Marco, protettore della città di Atina. Gli altri due, raffiguranti l’uno una condanna e l’altro un’impiccagione, mettono in evidenza la civiltà di inizio secolo XV: il gusto per la descrizione degli abiti, dettagliatamente riprodotti nell’atmosfera cortese e cavalleresca, li inserisce a pieno diritto nella fase estrema del gotico internazionale.


PALAZZI

Molte sono le costruzioni cosiddette “palaziate” (a più piani) di gusto raffinato che sorsero ad Atina. Si segnalano Palazzo Bologna della prima metà del seicento, Palazzo Sabatini del 1648, Palazzo Palombo, Palazzo Fortucci Marrazza del XVIII secolo e Palazzo Visocchi della metà de settecento.


CATTEDRALE

La chiesa fu all’inizio di modeste dimensioni, costruita tra il XIII e XIV secolo.

La troviamo quasi completamente ricostruita nel 1405 dopo la sua ultima distruzione, nella prima metà del 1500 si ebbe il primo notevole ampliamento, nel 1722 la chiesa risulta con il nuovo titolo di Santa Maria Assunta. Nella facciata si impone lo stile barocco, individuabile dai cornicioni aggettanti, nel civettuolo balcone centrale al primo piano, nelle volute che incorniciano la nicchia di San Giovanni. L’interno, settecentesco, è a tre navate e quella centrale genera un’abside rettangolare. Corredo pregiato della cattedrale una tela di Luigi Velpi, una tela di anonimo raffigurante il cenacolo e un olio di grandi dimensioni, raffigurante l’assunzione della Madonna. Degno di nota è infine il battistero, opera lignea di grande spessore eseguita da artisti napoletani nel 1750.

CHIESA DI SAN PIETRO

Secondo la tradizione sarebbe sorta sul tempio romano di Giove ed avrebbe origini paleocristiane, nei primi anni del cristianesimo e fino alla fine della costruzione della chiesa di Santa Maria (1044) era l’edificio più importante della città. Di recente è stato liberato il suo interno e rese visibili le strutture periferiche. La pianta presenta un corpo rettangolare absidato, che non lascia dubbio sulla sua forma originaria romana.

PALAZZO VESCOVILE

Fu edificato alla fine del XVI secolo sotto la direzione di Giovan Battista Onori, presenta una forma allungata, leggermente curvilinea, con al piano terra un basso porticato, coperto da volte a crociera, con otto colonne e due pilastri quadrangolari esterni. L’ultimo pilastro, a nord, reca un’iscrizione risalente al 1600.

per la stesura di questo testo si ringrazia la Pro Loco di Atina - www.prolocoatina.com

Informazioni:
Distanza dal capoluogo (Km) 54
Abitanti 4.600
Altitudine (mt. slm) 490
Superficie territorio (Ha.) 2.980
Prefisso telefonico 0776
C.A.P. 03042

Collegamenti:
Scalo ferroviario Cassino Km. 19
Casello autostradale Cassino
Km. 23,5

Telefoni utili:
Uffici comunali Piazza Saturno
0776.60162

siti internet: www.comune.atina.fr.it - www.prolocoatina.com - www.atinablog.it

 
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