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foto dal web - si ringraziano gli autori
CASALVIERI
Casalvieri e la Valle di Comino sono state abitate sin dalla più remota antichità subendo, nel corso dei secoli, svariate e successive dominazioni. Resti del Clactoniano medio (350.00-400.000 anni fa) sono stati rinvenuti in territorio di Casalvieri sin dall'inizio del secolo scorso. Non è chiaro il periodo in cui le popolazioni autoctone siano state sopraffatte ma è probabile che questo sia avvenuto al seguito del grande flusso migratorio che interessò le tribù umbro-sabelliche sin dal VIII sec. A.C.
I Volsci sono stata la prima popolazione preitalica che ebbe il controllo della Valle di Comino anche se il loro dominio durò poco perchè soppiantati dai Sanniti che, nella loro lenta espansione verso terre più fertili, entrarono in rotta di collisione con gli interessi Romani provocando la 1^ guerra Sannitica nel 354 A.C.
E' ormai storicamente provato che l'inizio della grande espansione Romana verso sud, coincise con la vittoria sulla confederazione Sannita nella 3' guerra Sannitica (che secondo Livio iniziò nel 298 A.C.). La Media Valle del Liri e la Valle di Comino fecero da palcoscenico ad uno dei più cruenti scontri del primo periodo di espansione che consacrò la posizione dominante di Roma sulla penisola.
Nel profondo medioevo la Valle di Comino, compresa Casalvieri, fu parte del Ducato di Benevento prima e del Principato di Salerno poi (Casalvieri ricorre la prima volta nell'anno 1016 in un diploma di Guaimario IV che era il principe di Salerno a quel tempo). Subito dopo fu territorio della Contea di Capua, dei Pagano Signori di S.Giovanni e di Cavalieri Normanni. Fu possedimento Pontificio ai tempi di Innocenzo III e feudo dei Signori d'Aquino e, ancora, parte integrante della Contea d'Arpino. Nel Cinquecento fu possedimento dei Della Rovere ed infine, dal 1580 fino al 1796, dei Boncompagni.
Non possono certo tacersi, inoltre, le vicende storiche legate al periodo borbonico ed al successivo periodo post-unitario, durante i quali Casalvieri e la Valle fecero parte della Terra di Lavoro (Provincia di Caserta). Fasi che contraddistinsero la vita delle popolazioni locali soprattutto per il perpetuarsi delle condizioni di povertà e per l'esplodere del fenomeno del brigantaggio.
Neanche dopo il 1927, anno di nascita della Provincia di Frosinone, le condizioni di vita economica e sociale mutarono. Anzi, con la tragica esperienza delle due Guerre Mondiali esplose il fenomeno dell'emigrazione di massa da terre ormai senza futuro e che, ancor oggi, conservano usi, costumi e mentalità più borboniche che papaline.
Il centro storico di Casalvieri si presenta al visitatore in tutto il suo magnetismo: le strade e i vicoli, costeggiate da palazzi signorili, identificabili da stemmi e portali come da botteghe artigiane, costituiscono, insieme a quelle dei numerosi borghi e contrade, l'ordito su cui si dispiega parte della storia di questa comunità. Un patrimonio architettonico inaspettato e misconosciuto si schiude agli occhi del visitatore attratto dalle anguste vie medioevali, in un susseguirsi di archi, logge, terrazze.
Attraversiamo la Porta di San Giovanni, incastonata nella cinta Muraria, che, pur essendo stata rimaneggiata, conserva le caratteristiche originarie del periodo di edificazione, risalenti presumibilmente al XIII secolo. Ai lati due torri, il torrione e la Torre grande coeve, oggi adibite ad abitazione.
Percorrendo la Strada di Sotto, incontriamo sulla destra il seicentesco Palazzo Rezza, appoggiato in parte sulla cinta muraria, che ingloba al suo interno un torrione. Esso si presenta con un semplice prospetto di pietra e cornicione aggettante, abbellito da un balcone.
Sulla sinistra appare imponente al visitatore Palazzo Ianni, nelle cui mura sono evidenti le tracce piu' antiche dell'abitato. Un susseguirsi di abitazioni cinque-seicentesche si affacciano sul ruscello di Santa Lucia. Le parti diroccate imprimono suggestioni ai luoghi. La strada incontra la Chiesa di San Nicola, ad una navata con prospetto severo e lineare, addossata all'imponente Palazzo Fanelli, già De Vecchis che lo edificò all'inizio del Seicento nelle immediate vicinanze della Porta Maggiore, via di accesso principale al centro storico. L'edificio, a pianta quadrata, con androne di ingresso a volta, affrescata, come il salone a piano nobile, preserva la sua veste barocca caratterizzata da un balcone con ringhiera bombata in ferro battuto, con motivi floreali e due portali abbelliti da stipiti di pietra ed arco a tutto sesto.
Ritornando sulla via principale, fiancheggiata da antiche botteghe e abitazioni in pietra in cui si intravedono feritoie, testimonianza della necessità di difesa della popolazione, e percorrendola tutta, ci troviamo dinanzi alla Collegiata dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista. L'edificio settecentesco fu progettato da Giacomo Del Sole. La facciata Barocca presenta due statue in nicchie parietali. L'interno a tre navate è costituito da un imponente altare maggiore decorato in oro zecchino che accoglie le spoglie di San'Onorio protettore di Casalvieri. Ai lati gli altari delle famiglie gentilizie del luogo e le pareti decorate con affreschi del Cavalier d'Arpino e arricchite da dipinti del Settecento. Alla sinistra della Collegiata il Palazzo Iacobelli, grosso complesso edificato tra il Cinquecento e il Settecento. Presenta una pianta irregolare con semplice facciata intonacata. Tre fornici sovrapposte a tutto sesto mettono in comunicazione la parte piu' antica a quella recente. La facciata settecentesca è divisa in tre ordini a fasce marcapiano. Il portale con bugne laterali è sormontato da un balcone sporgente con timpano triangolare. Il Largo Morelli, situato piu' in alto rispetto alla vicina Collegiata, accoglie il Palazzo Boncompagni, costruito dalla famiglia principesca alla fine del Cinquecento. E' un massiccio edificio di pietra,con contrafforti sul lato nord est e presenta tracce di logge successivamente tamponate. Domina la sottostante valle con una possente parete di pietra.
Il nucleo del centro storico si è successivamente ampliato nella seconda metà dell'Ottocento, ai piedi del quale sono sorte nuove costruzioni a partire da Piazza Municipio, dove troviamo la sede comunale. Nella adiacente piazza San Rocco, dove sorge la piccola chiesetta dedicata a questo potente taumaturgo e molto frequentata dai devoti nel mese di agosto, si staglia Palazzo Iacobelli ora Scuola materna Piemonte, costruito da Gregorio Iacobelli verso il 1850. Fu lasciato in eredità al Comitato Centrale Piemontese e successivamente trasformato in edificio scolastico per opera del Generale Coletti.
Percorrendo la strada che dal centro storico di Casalviei porta all'antico borgo di Roselli ci imbattiamo nella Fontana di Santa Lucia. A Roselli ci troviamo di fronte uno dei pochi e preziosi esempi di bugnato che abbelliscono e caratterizzano la facciata del Santuario Santa Maria delle Rose . Tra i palazzi degni di nota sottolineiamo uno fra tutti il Palazzo Cellitto in località Collefosse- Fratta di Rose, conosciuto come "Villa dei Misteri", con evidenti e pregevoli fregi massonici, incastonati nella facciata. L'antico Palazzo apparteneva alla famiglia De Vecchis e poi fu acquisito dalla famiglia Fanelli.
Altre tracce significative relative alla storia di questa comunità sono rintracciabili in altri segmenti del territorio, peraltro ricco di reperti e siti archeologici. Da ricordare le Tombe romane, denominate Muracce, in località Muracce, il sito di Pescarola, alle Casette, impianto termale di epoca romana, il Museo Civico "Padre Michele Jacobelli", nonché il Ponte Romano in località Casal delle Mole.
Chiese, cappelle, edicole votive rupestri, che segnalano la forte religiosità dei casalvierani. Casali e casini di campagna, fontane e mulini contraddistinguono in modo armonico le numerosissime contrade e frazioni. Troviamo, infatti, le chiese di Sant'Antonio Abate a Collefosse, Sant'Antonio di Padova a Casal delle Mole, Santa Maria delle Grazie a Purgatorio, San Giacomo a Sorelle, San Pietro a San Pietro. Le fontane di San Martino in località San Martino, Conte Berio a Collefosse, Scientella a Canalara.
A far da cornice una natura incontaminata, caratterizzata da ampie superfici boschive, con querce centenarie: dal monte di Togna è possibile godere di un panorama straordinariamente ampio, che abbraccia tutta la Valle di Comino, parte della valle del Liri e della Val Roveto.
Fonte - www.comune.casalvieri.fr.it
Da vedere in Città
Chiesa di S. Giovanni Battista ed Evangelista: la cui facciata è in stile barocco con due nicchie con statue, in cui troviamo all'interno l'Assunta e la sagrestia con delle pregevoli sculture in legno
Chiesa di S. Maria delle Rose: frazione località Roselli elegante chiesa che risale al '600
Gli scavi di Pescarola: risalente al IV secolo a.c, in cui sono stati rinvenuti anche interessanti resti di un impianto termale
Ponte romano: situato sul fiume Melfa e resti di strada romana (località Casal delle Mole)
Tomba Romana: situata in località Valloni
Museo Civico "Padre Michele Iacobelli": in cui sono raccolti reperti fossili, oggetti votivi fossili, blocchi di mura in opera poligonale provenienti dalla città preromana di Cominium, nonché monete dell'età imperiale e repubblicana
Informazioni:
Distanza dal capoluogo (Km) 49
Abitanti 3.219
Altitudine (mt. slm) 380
Superficie territorio (Ha.) 2.709
Prefisso telefonico 0776
C.A.P. 03034
Collegamenti:
Scalo ferroviario Roccasecca Km. 18
Casello autostradale Pontecorvo
Km. 23
Telefoni utili:
Uffici comunali Via G. Marconi
0776.63015
Sito Web :
www.comune.casalvieri.fr.it