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foto  dal web - si ringraziano gli autori



FONTECHIARI

Antico centro medievale posto vicino il fiume Fibreno, era chiamato Schiavi, e rischiò la distruzione nell’anno 846 per l’invasione delle truppe saracene, che furono respinte in località Ponte Tapino. Nel 1602 venne occupato dalle truppe normanne e fu donato da Ugo Boncompagni ai nipoti, principi di Piombino, e nipoti di papa Gregorio VIII°, che realizzarono la torre alta 25 metri, inserita nella cinta muraria. Essa svolgeva compiti di avvistamento e di segnalazione con le torri di Arpino e di Vicalvi, ed al suo interno, nel salone posto al piano superiore, veniva amministrata la giustizia. Due cunicoli si dipartono dal sotterraneo: uno, in direzione di Vicalvi, serviva come via di fuga per il castellano, raggiungendo l’aperta campagna, l’altro, a forma di pozzo, costituiva un trabocchetto nel quale venivano eliminate le persone indesiderabili. Il paese fece parte integrante del Regno di Napoli e l’abitato era circondato da mura poligonali, con feritoie, che ne delimitavano il perimetro . Si accedeva all’interno del centro per mezzo di otto porte. Ancora oggi il paese conserva le caratteristiche del borgo medievale, con le sue stradine strette ed in pendio, acciottolate ed irregolari, attorno alla fortezza-palazzo con il maschio. L’attuale nome deriva dalle numerose fontane e sorgenti di acque presenti nel territorio, la più nota delle quali è chiamata “Fontana Reale”. Molto interessante è il Cimitero Napoleonico, costruito nel 1838 in località S. Onofrio, in rispetto dell’editto di Saint Cloud promulgato da Napoleone Bonaparte. Ha forma cilindrica e si sviluppa su due piani. La sua attività iniziò il 12 maggio 1844 e cessò nel 1888. Nel corso della seconda guerra mondiale fu usato come avamposto dai Tedeschi, ed è l’unico esempio di cimitero napoleonico che si conosca nel centro Italia. La Chiesa dei SS. Giovanni Battista ed Evangelista, realizzata nel 1751 sulla struttura di una vecchia chiesa esistente, è in stile romanico-lombardo (maestri Comacini) e barocco. In essa sono conservati un antico organo realizzato nel 1785 da Cesare Catarinozzi, un coro a semicerchio lavorato in noce con il pulpito, un dipinto della Madonna attribuito alla Scuola del Cavalier d’Arpino, e due affreschi della fine del 1500.

Fonte: www.apt.frosinone.it





Da vedere in Città

Cristo del XIII sec. nel Santuario della Madonna dei Fratelli ,

Chiesa dei S.S. Giovanni Battista ed Evangelista,

Chiesa di S. Anna con affreschi trecenteschi ,

Grotte di S. Onofrio ,

Cimitero napoleonico,

Mura poligonali di cinta ,

Torre medioevale con torretta



Informazioni:
Info: Municipio tel. 0776.889015

come si raggiunge: In treno: Sia da Roma che da Napoli: treno Roma-Napoli via Cassino - fermata Roccasecca. Treno Roccasecca-Sora. Autobus CO.TRA.L. per Fontechiari. Via Autostrada. Da Roma: A1 (Milano-Napoli) - uscita Frosinone; S.S. "dei Monti Lepini" direzione Sora; superstrada Frosinone-Sora. A Sora: S.S. 627 "della Vandra" direzione Atina, bivio per Fontechiari. Da Napoli: A1 (Napoli-Roma) - uscita Cassino; superstrada Cassino-Sora - seconda uscita Casalvieri; S.P. Fontechiari Casalvieri.


http://www.comune.fontechiari.fr.it

 
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