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PALIANO
L’origine del nome Paliano sembra debba farsi risalire ad un fondo della gente Pollia, “Fundus Pallianus”, divenuto in seguito “Pallianus”. Sorge su un colle a circa 480 metri di altitudine, in posizione panoramica sulla bella campagna ciociara. Una cinta di mura chiude la cittadina per una lunghezza di circa due chilometri, provvista di tre porte di ingresso. Il centro storico è sovrastato dalla possente mole della Rocca o Forte, antico castello ducale, ora adibito a carcere di massima sicurezza. Il primo documento che attesta l’esistenza di Paliano è del 1085, ed è l’atto di donazione che Trasmundo Conti fa al monastero di Subiaco di tutti i suoi possedimenti di Paliano e Serrone. Il centro rimase sotto la giurisdizione dei vescovi di Anagni e godette di un lungo periodo di tranquillità fino al 1115, quando se ne impossessarono Tolomeo d’Ottavia e Pietro della Colonna. Nel 1184 la città viene incendiata dai Romani ribelli al Pontefice e subisce numerosi smembramenti territoriali, soprattutto ad opera dei signori feudatari, i quali impongono dure leggi alle popolazioni stremate ed affamate. Questo fino al 1232, quando papa Gregorio IX° cominciò a riunire sotto un’unica giurisdizione la cittadina e a fortificarla, per il suo valore strategico. Nel 1378 Paliano è controllata dalla famiglia Conti, che ne aveva ricevuto la signoria dal papa Urbano VI°. Con l’elezione del papa Martino V° Colonna, nel 1427, su istanza della popolazione, la cittadina venne ripresa sotto la diretta dipendenza della Chiesa, con l’assegnazione ai suoi nipoti Antonio, Prospero e Odoardo Colonna. Eugenio IV°, della famiglia Conti, eletto Papa nel 1445, con una Bolla pontificia toglie nuovamente Paliano dalle mani dei rivali Colonna. Un altro significativo episodio delle continue lotte per il possesso dell’importante castello di Paliano avviene nel 1526, al tempo di Clemente VII°, della famiglia Medici. Questi fece occupare tutte le terre dei Colonna, con l’intento di far sposare suo nipote Ippolito con la figlia di Vespasiano Colonna, morto senza eredi. Ma il disegno fallisce, in quanto Ippolito, nel frattempo nominato cardinale, decide di dedicarsi alla carriera ecclesiastica, rinunciando alla giovane ereditiera. La famiglia Colonna continua ad avere il possesso di Paliano, con personaggi storici di grande rilievo, da Marcantonio Colonna, trionfatore della battaglia di Lepanto, e primo principe di Paliano al fratello Filippo. E’ quest’ultimo a dotare la città dei bei monumenti che ancora oggi si possono ammirare. Fece riedificare la Collegiata di S. Andrea, all’interno della quale fece erigere il sepolcro di famiglia, restaurò le mura e la fortezza, edificò il suntuoso palazzo baronale. Nell’anno 1799 le truppe francesi assediarono la città e riuscirono ad espugnarla, spogliando la fortezza di tutti i tesori artistici in essa contenuti: quadri, preziosi, damaschi, armi, che vennero portati a Parigi. Con la Restaurazione del 1815, vengono aboliti gli Statuti municipali e Paliano viene inclusa nella comarca di Roma come sede di un Governatore. Fra i tanti monumenti, meritano particolare attenzione il Palazzo Baronale dei Colonna, del XVII° secolo, sfarzosa residenza dei principi, ricca di opere d’arte, con tele della Scuola del Caravaggio. La Collegiata di S. Andrea, con il suo elegante prospetto, che si affaccia sulla piazza principale del paese, edificata nel XVII° secolo assieme al Palazzo annesso. Contiene al suo interno la Cappella con l’immagine della Vergine di Zancati, alla quale sono attribuiti numerosi miracoli; sull’Altare Maggiore una grande tela del Conca raffigurante la Crocifissione di Sant’Andrea. La Rocca, grandiosa costruzione sovrastante il centro storico, dove si svolsero gli avvenimenti più importanti per le sorti della potente famiglia Colonna. La Porta d’ingresso di origine medievale, che guarda verso Roma, con lo stemma marmoreo della famiglia Colonna. Il Santuario di Santa Maria di Pugliano, a 4 chilometri dal centro, in posizione panoramica, molto venerata dai fedeli. Luogo suggestivo per il suo patrimonio naturalistico è l’oasi artificiale della grande tenuta del Principe Antonello Ruffo di Calabria, conosciuta come il Parco Nazionale “La Selva” di Paliano. Tra vigne, boschi, laghetti e prati, circa 200 specie di volatili, provenienti da tutte le parti del mondo, alcune rarissime ed in via di estinzione, sono ospitati in questo luogo, che rappresenta una attrattiva unica nel suo genere.
Fonte: www.apt.frosinone.it
Da vedere in Città
Monastero di S. Pietro (sec. XVII) ,
Convento dei Padri Passionisti-loc. S. Maria Pugliano (sec. XVIII) ,
Catacomba cristiana di S. Quirico (IV-V sec. d.C). ,
Casa di S. Maria Goretti-loc. Colle Gianturco,
La Fortezza (sec. XIV) ,
Collegiata di S. Andrea (sec. XVII),
Palazzo Picchia (sec. XV) ,
Palazzo Colonna (sec. XVII),
Palazzo d'Ottavi (sec. XVIII),
Palazzo Petrarca (sec. XVIII),
Palazzo Ferrajoli (sec. XIX) ,
Le Fontane Navone,
Resti del Castello Zancati,
Fondazione Zeryntia per l'arte contemporanea-Loc. Cervinara
Villaggio Cervinara (arch. Busiri Vinci)
Informazioni: Municipio tel. 0775.577240
www.comune.paliano.fr.it