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foto di Daniele Patriarca
POFI
Questo piccolo centro della Ciociaria sorge sulla sommità di una collina, a 283 metri di altezza, in posizione panoramica sulla valle del Sacco e del Liri. Nel territorio di Pofi, in località Lupara, sono stati rinvenuti i resti fossili di uomini ed animali risalenti ad età preistorica. L’uomo paleolitico di Pofi, risalente a circa 200.000 anni orsono, venne rinvenuto negli anni 1955/59 nel corso di lavori di scavo. I resti dell’uomo paleolitico vennero alla luce assieme ad altro abbondandissimo materiale litico appartenente all’età paleolitica (un milione di anni orsono). Tutto il materiale ed i resti dell’uomo preistorico si trovano ora sistemati nel Museo Paleontologico di Pofi. Tracce di antiche civiltà sono ancora visibili nei pressi della Chiesa di S. Antonio, dove sono state ritrovate colonne di granito; mentre antiche gallerie filtranti, di epoca Ernica o Romana, si trovano in contrada Colombella. Intorno al X° secolo, il territorio tornò a ripopolarsi e molti furono i castelli, le corti ed i casali fortificati che furono eretti in difesa dei coloni. Fra questi castelli troviamo anche Pofi, soggetto alla potente famiglia Caetani. Per tutto il periodo in cui i Caetani furono signori di Pofi, fecero costruire nuovi edifici, migliorarono le fortificazioni del castello, costruirono la bella torre quadrata e la cappella del castello, dedicata a Santa Maria Assunta. Alla morte di papa Alessandro VI°, nel 1503, la famiglia Colonna occupò tutti i possedimenti dei Caetani, compreso Pofi. Nel 1569 la cittadina entrò a far parte del Principato di Paliano, creato da papa Pio V° a favore del grande condottiero di Lepanto, Marcantonio Colonna. Nel 1639 Filippo I° divise i vasti possedimenti dei Colonna in due stati: a nord Paliano, a sud Pofi. In tal modo Pofi divenne la residenza dell’Uditore generale. L’edificio più notevole della città è il castello, diviso in tre parti: l’antica corte, il palazzo baronale e la torre civica, alta 36 metri, in stile romanico. Essa è divisa in quattro piani, in nero materiale basaltico, ed è stata trasformata in torre campanaria nel XVII° secolo. Al complesso del castello si accedeva tramite due porte. Il Palazzo baronale fu costruito nel XVII° secolo dal Principe Filippo I° Colonna, come sede dell’Uditore Generale , capo dello stato sud e dei suoi vasti possedimenti. Danneggiato più volte, è stato sempre restaurato. La Chiesa di Santa Maria Assunta, edificata nel XVII° secolo, in stile barocco, a navata unica, presenta pareti con bellissimi affreschi. La Chiesa di S. Pietro, fuori Porta dell’Ulivo, in stile romanico, con una grande navata centrale, ha da un lato quattro cappellette e fu fatta restaurare alla fine del XVII° dalla famiglia De Carolis e arricchita della tomba di famiglia.
Fonte: www.apt.frosinone.it
Da vedere in Città
Convento dei Frati Minori
Chiesa di S. Antonino
Chiesa di S. Maria Maggiore
Torre pentagonale (attuale sede municipale)
Torre civica o dell'orologio
Castello baronale
Arco di S. Antonio
Biblioteca Comunale (specializzata in teatro)
ORARIO: L. Mer. 15-19; Mar. G. 9-13; V 9-13/15-19 Borgo Garibaldi (Prossima sede : Via S. Giorgio)
Museo Civico
Via S. Giorgio - Tel. 0775380069 Apertura: Lunedi 8/13 - 15/18 Mercoledi-Venerdi 8/13 - 15/18 Martedi - Giovedi 9/13 . La raccolta e' composta da reperti archeologici di epoca preistorica (paleolitico inf. - medio superiore e neolitico), romana (I - II sec. a.C.) e medievale. Il materiale piu' significativo esposto: zanna di "Elephans antiquus", accanto frammenti di ulna e tibia di "Homo Erectus" (430.000 anni), frammenti di terracotte votive di epoca romana, strumenti di lavo-ro dell'eta' della pietra e cristalli di minerali (unici al mondo) come: lava di tipo tefritico con calcite ricoperta di zeoliti, fluoropatite (bianca feltrata) con melilite rossiccia su lava leucicitica. Interessanti sono i circa 800 manifesti storici che si trovano nelI'archivio capitolare.
Informazioni: Municipio tel. 0775.380013
http://www.comune.pofi.fr.it