Santa Maria Dei Franconi
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SANTA MARIA DEI FRANCONI
E MONASTERO BENEDETTINO
Nel rione dei Franconi ,situato alle spalle del palazzo comunale si trovano il monastero benedettino femminile di S.Maria dei Franconi e la chiesa dei Franconi.
Il monastero attiguo alla chiesa fu costruito per volontà dei cittadini verolani che si riunirono il 26 marzo 1561 nel palazzo vescovile alla presenza del vice legato della provincia di Campagna e Marittima, Vigerio Roboreo. Essi vollero accogliere dentro la città le poche suore rimaste di una antica comunità costituitasi nel XII secolo presso la chiesa di S. Martino, fuori Porta Napoletana, per volere del vescovo Leto. Le parole incise su una delle finestre della facciata ricordano che lo stesso fu consacrato dal vescovo Ortensio Battisti nel 1580. Nel nuovo edificio monastico trovò sede un educandato imperniato sugli studi classici e sulle arti liberali della musica, pittura,disegno oltre al cucito e al ricamo. Le giovani che entravano in monastero potevano così essere formate sia per affrontare la vita monastica sia per rientrare nel mondo secolare. Le monache i hanno una loro chiesina dove conservano gelosamente i resti mortali di suor Maria Fortunata Viti proclamata beata nel 1967 da Paolo VI. Può capitare durante la visita di ascoltare il salmodiare delle suore sempre presenti ma mai visibili.
La chiesa dei Franconi pur avendo subito numerose trasformazioni ha conservato buona parte della sua struttura originaria, indubbiamente romanica. Anche la facciata, sebbene danneggiata dai terremoti, mostra ancora caratteri tipici dell'architettura dei secoli XI e XII non solo negli archetti di coronamento tipicamente lombardi, ma anche nel severo portale sormontato da una cornice con ornati caratteristici delle maestranze di scuola benedettina. L'interno si presenta con affreschi di epoche diverse; sulla parete di fondo, innalzata sul finire del XVI secolo, l'Assunzione della Vergine. Sotto la chiesa, in corrispondenza dell'antico presbiterio, si trova la cripta di S.Onofrio: una costruzione di forma trapezoidale aderente alla parete interna delle mura di difesa della città. Sulla linea di queste mura , rivestite in opus reticulatum sporge il massiccio di una torre semicilindrica, utilizzata successivamente per la costruzione dell'abside della chiesa superiore. Tale costruzione adibita ad oratorio è illuminata da due feritoie che si aprono sulle mura , ha dimensioni rela- tivamente modeste ed è divisa in due campate da 6 pilastri. Su di essi sono impostati gli archi longitudinali, trasversali e diagonali(ogive o costoloni) che danno origine a due massicce crociere. La differenza di pianta e di forma escludono nel modo più assoluto che oratorio e presbiterio soprastante siano stati concepiti secondo un unico piano; in altri termini, la costruzione inferiore non nacque per essere la cripta o l'ossario della chiesa superiore. Le ammirevoli volte di S.Onofrio sono una stupenda realtà preesistente ai sistemi costruttivi che i maestri Comacini diffusero in tutta la penisola. In quei tempi così remoti nessuno avrebbe potuto immaginare che, alcuni secoli dopo, le pesanti ogive tanto faticosamente innalzate, si sarebbero trasformate in agili costoloni elevati ad altezze vertiginose da archetti capaci di sfruttare in maniera geniale le timide intuizioni dei loro lontano progenitori.
Bibliografia
AA.VV. Il monastero di S.Maria dei Franconi e la beata Fortunata Viti, a cura di Giuseppe D'Onorio, Veroli, 1998; AA.VV. Il monachesimo benedettino femminile in Ciociaria,a cura di Giuseppe D'Onorio Veroli 1994
G.D'Onorio-G.Trulli, Veroli un percorso di storia e di arte, Veroli 2006
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SANTA MARIA DEI FRANCONI
The church of Santa Maria dei Franconi is situated in the village with the same name. Behind the Town Hall palace is annexed the Benedictine monastery for women of Santa Maria dei Franconi. The church founded in the Middle Ages received several modifications which changed the external and internal aspects of the ancient construction. Today we can see the decorative blind arches on the roman façade. The lunette on the front door entrance with typical Benedictine bas-relief. The inside has one central nave covered by truss with two chapels on the right side. Behind the altar there is the fresco of the Assumption of the Madonna done by the painter Alessander Frezzi who was originally from Parma reached Veroli in 1622. In the second chapel on the right there is the painting of the Crucifixtion where in the background there is a panorama of the city of Veroli. On the left walls in a fresco dating back to the XVII century there are the portraits of young people resembling St. Salome and her two sons, James and John. Under the monastery there is the cript of St. Onofrio, a trapezoid construction attached to the internal sides of the defense wall of the city used as an oratory. The monastery was constructed by the will of the citizens of Veroli who in1561 decided to host in the city the few nuns remaining in the monastery of St. Martin built near the Porta Napoletana in 1121 by the bishop Leto. The construction took place in 1580 during the episcopate of the Bishop Ortensio Battisti. From the origin the nuns were prepared in the classical studies, liberal arts of music, painting and design besides in sewing and embroidery. In 1851 Maria Fortunata Viti entered the convent who was born in 1827 in Veroli. Here she led an exemplary Christian life and died in 1922. She was beatified in 1967 by Pope Paul VI. The nuns of the monastery jealously preserve her cell, the loom where she worked all her life and her personal objects. Her mortal remains are conserved in the church of the Holy Family built near the monastery used exclusively by the nuns in the XVIII century under the episcopate of Mons. Lorenzo Tartagni.